DINO FACCHINETTI

(Grado, 1946)

Dino Facchinetti è un artista completo, ama la musica ed è terribilmente serio rispetto alla vita. Viene stimato come artista da vari “amici” per una loro sensibilità o com-partecipazione emotivo-culturale, come il vecchio Coceani, primo a intuire le attitudini di un ragazzo ostinato e a indirizzarlo verso la pittura, o come Biagio Marin, il più vicino e ascoltato interlocutore, deciso sostenitore il quale insisteva: «Devi essere artista», quando il giovane Facchinetti non comprendeva ancora che l’imperativo era di tipo interiore, a dire l’inevitabilità dell’arte. Altri amici sono il grande maestro Ernesto Treccani e il poeta Franco Loi, attento conoscitore dei linguaggi delle periferie.

Dino Facchinetti crede nella relazione tra persona e persona, nel fluire da una all’altra del sentimento e dell’emozione. Il disegno, eseguito con tecnica mista, sul tondo presente nella Galleria De Cillia è  intitolato “Pescatore” (cm 47×47 – misura del foglio); l’opera ci fa capire l’intendimento espressivo del pittore, che ci propone con un linguaggio neorealistico – espressionista, uno scorcio della vita dell’uomo di mare, intento alla fatica quotidiana di chi deve affrontare questo elemento con tutte le incognite che esso riserva. Una vita, quella del pescatore alquanto dura per le condizioni in cui deve operare. Tutto questo è stato suggerito da Facchinetti con un segno incisivo, violento, senza idealizzazioni e trasfigurazioni, che trapassa il candore del foglio con irruenza, per sottolineare lo sforzo dei pescatori intenti a tirare le reti. I segni delle matite nere e blu si accavallano, creando una specie di vibrazione che suggerisce il movimento concitato delle braccia e delle mani dei pescatori sotto sforzo entro una trama agitata di segni.

Per accedere ad ulteriori dati relativi alla catalogazione del disegno consultare il sito  www.beniculturali.regione.fvg.it.