ARRIGO POZ

(Castello di Porpetto, 1929)

Il mondo rurale in cui Arrigo Poz è cresciuto e si è formato ha tracciato un solco profondo ed è sempre presente nel lavoro dell’artista, con le sue immagini rivissute e reinventate, le sue tematiche e il suo sentimento religioso, semplice ma convinto.

Nell’autunno 1946 conosce Giuseppe Zigaina giovane pittore già ben conosciuto nel mondo dell’arte. Frequenta il suo studio per cinque anni, non senza disagi e sacrifici perché la famiglia lo vorrebbe già avviarlo al mondo del lavoro; attraverso lui aderisce al movimento neorealista e partecipa, in vicolo Florio a Udine, agli incontri culturali promossi da giovani intellettuali friulani. Espone per la prima volta, in una collettiva a Bologna.

Nel 1948 viene ammesso al Liceo Artistico di Venezia. Impossibilitato dalla situazione familiare a frequentare regolarmente i corsi, sosterrà poi gli esami da privatista. Frequenta il decoratore Silvio Pavon di San Giorgio di Nogaro (UD) e apprende le tecniche di decorazione pittorica; lavora con lui al restauro del duomo di Latisana. La parrocchia gli mette a disposizione una stanza nell’asilo parrocchiale e lui ne farà il suo primo studio. Alla fine degli anni Cinquanta inizia anche un periodo di rielaborazione della sua pittura che lo porterà a liberarsi da influenze precedenti e ad acquisire una piena autonomia di segno, colore, contenuti. Espone a Udine, Firenze, Milano, Verona, Novara…. Arrigo Poz ha sviluppato, nel corso della sua lunga e intensa attività artistica, una ricerca espressiva articolata non solo nel campo dell’arte pura ma anche nel vasto settore dell’arte applicata, attuata attraverso il ricorso all’impiego di varie tecniche quali la vetrata, il mosaico, l’affresco con inserimenti materici. Sono state realizzate in questo modo gran parte delle opere commissionate dagli istituti religiosi, che si possono ammirare anche in più chiese del capoluogo friulano.

Per quanto concerne il contrassegno stilistico di Arrigo Poz, è possibile individuare una matrice neorealistica ed espressionistica nei suoi moduli espressivi, con una prevalenza del segno deciso, teso alla stilizzazione, e del colore intenso, con la dominanza dei rossi e dei blu, impiegati con effetto di contrasto. Nelle opere di cavalletto, di cui abbiamo una significativa esemplificazione nel piccolo olio “Ricerca di luce”, un olio di cm 40×50, del 1973, è ben manifesta la motivazione espressiva, di carattere ideologico, derivante dalla fede cristiana, che ha ispirato buona parte dei suoi lavori.

Per accedere ad ulteriori dati relativi alla catalogazione del quadro consultare il sito www.beniculturali.regione.fvg.it.

Il rapporto dell’umanità con la figura di Cristo e il messaggio della speranza trasmesso dai Vangeli, sta alla base dell’ispirazione delle opere di Arrigo Poz che riflettono anche le gravi conseguenze causate dalla violenza dell’uomo nei confronti della natura.